La Building Engineering Services Association (BESA) ha recentemente evidenziato l’urgenza di affrontare il surriscaldamento negli edifici, definendolo una delle principali minacce per la sicurezza edilizia. Secondo BESA, l’aumento delle temperature medie e la crescente frequenza delle ondate di calore stanno esponendo abitazioni e strutture a rischi significativi per la salute e la sicurezza degli occupanti.
Kevin Morrissey, direttore tecnico di BESA, ha sottolineato che “il surriscaldamento è la questione di sicurezza edilizia più trascurata”, indicando che l’isolamento termico, sebbene fondamentale per ridurre le perdite di calore e proteggere gli occupanti in caso di incendio, può esacerbare i problemi di qualità dell’aria interna e condensa, aumentando temperatura e umidità e riducendo i tassi di ricambio dell’aria.
BESA propone l’integrazione di sistemi di raffreddamento passivi e meccanici come parte delle strategie di decarbonizzazione del settore edilizio. In particolare, suggerisce l’adattamento dello schema di aggiornamento delle caldaie (Boiler Upgrade Scheme) per supportare l’adozione di pompe di calore aria-aria che offrono sia riscaldamento che raffreddamento, come primo passo positivo.
Inoltre, BESA evidenzia la necessità di una revisione delle normative edilizie esistenti, come la Parte O, per affrontare adeguatamente il rischio di surriscaldamento. L’associazione sottolinea che è essenziale considerare il raffreddamento come parte integrante della sicurezza edilizia, soprattutto in un contesto di cambiamenti climatici che portano a estati più calde e lunghe.
In sintesi, BESA lancia un appello per un approccio olistico alla progettazione e ristrutturazione degli edifici, che integri efficacemente soluzioni di raffreddamento per garantire la sicurezza e il benessere degli occupanti in un clima in cambiamento.