Direttore editoriale: Massimo Moscati          Direttore responsabile: Angelo Frigerio

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Report EIA: crescono emissioni e rischi degli HFO negli USA

Secondo il nuovo report Persistent Problems pubblicato dall’EIA, il consumo statunitense di HFO (idrofluoroolefine) e HCFO è destinato a superare le 106.000 tonnellate entro il 2030, rispetto alle circa 40.000 del 2021. Nonostante il basso GWP, la produzione di queste sostanze comporta emissioni climalteranti e sottoprodotti come HFC-23 e TFA, quest’ultimo classificato come PFAS e responsabile di inquinamento persistente.

Entro il 2030, il consumo di HFO e HCFO negli USA supererà 100.000 ton. Lo segnala EIA, evidenziando criticità ambientali e normative emergenti.

HFO come il 1234yf – ormai standard nel mobile A/C – derivano spesso da processi che impiegano ODS e HFC, compromettendo l’effettiva sostenibilità del ciclo produttivo. Il report evidenzia la mancanza di trasparenza sulle emissioni indirette e il rischio ambientale legato all’accumulo di acido trifluoroacetico nelle acque superficiali.

L’EIA rileva come il quadro regolamentare attuale presenti una lacuna nella disciplina diretta di questi composti, i quali ricevono vantaggi indiretti attraverso i meccanismi di eliminazione graduale. In mancanza di nuove disposizioni normative, l’impatto climatico degli HFO potrebbe essere sostanzialmente sottostimato, considerando anche la formazione concomitante di HFC-23.

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