Il mercato globale dell’olio per refrigerazione è in forte espansione e si stima raggiungerà i 2,01 miliardi di dollari entro il 2032, partendo da 1,38 miliardi nel 2024. Lo afferma SNS Insider, indicando un tasso di crescita medio annuo del 4,86%. A trainare il comparto sono l’adozione di refrigeranti a basso impatto ambientale, regolamenti più stringenti sulle emissioni e la crescente digitalizzazione della catena del freddo.
Cresce l’utilizzo di oli sintetici, che nel 2024 hanno coperto il 48% del mercato: apprezzati per la stabilità termica e la compatibilità con refrigeranti a basso GWP, stanno progressivamente sostituendo i tradizionali oli minerali. Chevron Phillips Chemical ha sviluppato nuove miscele di PAO per aumentare l’efficienza dei compressori, mentre in USA l’impiego di olio sintetico nei data center e negli ospedali è salito del 22%.
I frigoriferi restano l’ambito principale di applicazione, con il 32% del mercato, sostenuto da una maggiore richiesta di modelli ad alta efficienza, soprattutto in Nord America e Asia-Pacifico. Quest’ultima area domina il mercato con una quota del 39%, spinta dalla crescita industriale di Cina e India. Il Nord America, però, registra il CAGR più alto (6,25%), sostenuto da normative EPA e tecnologie più avanzate.
Tra i principali attori del settore figurano Shell, ExxonMobil, Honeywell, Chevron Phillips e Sumitomo Chemical.