Direttore editoriale: Massimo Moscati          Direttore responsabile: Angelo Frigerio

- Advertisement -

Usa, Ahri avverte: rinviare il phase-out dei refrigeranti ad alto GWP danneggerebbe l’industria americana

L’associazione dei produttori statunitensi Air-Conditioning, Heating, and Refrigeration Institute (Ahri) ha lanciato un allarme sulle proposte dell’Environmental Protection Agency (Epa) di rinviare alcune scadenze previste dall’AIM Act – Technology Transitions Rule 2023, che regola la graduale eliminazione dei refrigeranti ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP). Secondo Ahri, modificare il calendario metterebbe in crisi la pianificazione pluriennale dei produttori americani, molti dei quali hanno già riconvertito gli impianti produttivi, certificato nuove apparecchiature e riorganizzato la supply chain per rispettare le date attuali.

Le proposte dell’Epa prevedono, tra le altre misure, di innalzare il limite GWP per le apparecchiature di refrigerazione commerciale al dettaglio da 150 o 300 a 1400, posticipando l’entrata in vigore dei limiti più severi al 1° gennaio 2032 (anziché 2026-2027). Analogo rinvio viene proposto per le unità condensanti remote e per gli impianti di stoccaggio refrigerato, la cui scadenza slitterebbe anch’essa al 2032. Inoltre, l’Epa propone di eliminare il divieto – attualmente previsto per il 31 dicembre 2025 – di installare sistemi residenziali e commerciali leggeri con R410A, purché prodotti o importati prima del 1° gennaio 2025.

Ahri sottolinea che la maggior parte dei refrigeranti ad alto GWP proviene dall’estero, mentre gli Stati Uniti producono internamente refrigeranti a basso impatto climatico. “Rinviare le scadenze”, avverte l’associazione, “significherebbe riaprire il mercato a tecnologie obsolete”, creando confusione normativa e un mosaico di regolamentazioni diverse tra stati. “Restare sul calendario attuale significa ridurre i costi, sostenere il ritorno degli investimenti e garantire apparecchiature efficienti ed economicamente accessibili per i consumatori”, ha dichiarato Samantha Slater, vicepresidente Ahri per le relazioni istituzionali.

Sul fronte opposto, l’associazione dei contractor ACCA ha accolto con favore l’idea di rinviare la messa al bando dell’R410A, considerandola un sollievo temporaneo di fronte alle difficoltà di approvvigionamento del refrigerante R454B. Tuttavia, l’ACCA teme che la modifica crei un ‘patchwork normativo’ tra gli stati e chiede al Congresso di garantire una armonizzazione federale delle regole sui refrigeranti.

L’Epa aprirà una fase di consultazione pubblica e audizione virtuale sulle proposte, ma l’industria, conclude Ahri, “continuerà comunque a muoversi verso refrigeranti a basso GWP”.

- Advertisement -

News più lette

- Advertisement -

Editoriali

- Advertisement -