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L’importanza del gas naturale nel futuro del settore della refrigerazione

La forte resistenza italiana nei confronti dell’utilizzo di gas naturali, come il propano, nelle pompe di calore, e il mancato inserimento di incentivi reali nelle normative che riguardano il settore della refrigerazione sono temi spinosi che però Davide Sabbadin, attualmente Deputy Policy Manager per il Clima e l’Economia Circolare presso il European Environmental Bureau (EEB), affronta senza mezzi termini. L’EEB è una rete di ONG europee attiva nelle politiche ambientali a 360 gradi. Sabbadin lavora per integrare le politiche di economia circolare (CE) con le strategie climatiche, con l’obiettivo di decarbonizzare l’industria e il settore del riscaldamento. Riferendosi alle recenti normative che hanno riguardato il settore della refrigerazione, dice: “Prima di tutto, noto la mancanza di un indirizzo chiaro per quanto riguarda il supporto alla migrazione tecnologica, soprattutto nelle realtà del piccolo commercio e del dettaglio. Serve anche una politica chiara per la refrigerazione e le pompe di calore. L’Italia, come la Francia, è un paese storicamente ostile ai gas naturali, anche se altri Paesi hanno inserito questo tipo di gas anche nelle pompe di calore. Sarebbe bastato guardare cosa è stato fatto in Germania, che ha introdotto un 10% di incentivo per chi utilizza queste pompe di calore, per le quali non ci risultano problemi di sicurezza. Potevamo copiare le regole tedesche come avevamo fatto per il fotovoltaico, intervenendo in maniera soft, inizialmente senza inserire subito l’obbligo della pompa di calore a propano, dicendo semplicemente che, installando questa tecnologia, si poteva accedere a un incentivo del 10%.

L’intervista completa sul nr. 2 di PR Planet Refrigeration, che sarà presentato a Refrigera20 25

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