La European Heat Pump Association (Ehpa) ha pubblicato un documento di posizione in vista della nuova Strategia europea per il riscaldamento e il raffrescamento, invitando la Commissione Ue a porre le pompe di calore al centro della decarbonizzazione del settore.
Riscaldamento e raffrescamento rappresentano oltre il 50% del consumo energetico europeo, di cui il 70% ancora proveniente da fonti fossili. Le pompe di calore, evidenzia Ehpa, offrono una soluzione matura, efficiente e in grado di integrare fonti rinnovabili e calore di scarto.
Il documento chiede un allineamento normativo tra le principali direttive Ue (EPBD, EED, RED), la revisione delle metodologie di monitoraggio e una maggiore armonizzazione tra i piani nazionali energia e clima (NECP).
Ehpa propone inoltre di riformare la struttura dei prezzi dell’elettricità, coordinare gli incentivi nazionali e promuovere nuovi modelli di finanziamento come il social leasing. Viene sottolineata anche l’importanza di pianificazioni locali del calore, sportelli unici per assistenza tecnica e finanziaria e il riconoscimento del raffrescamento come servizio energetico essenziale.
Tra le raccomandazioni chiave: recupero del calore di scarto, espansione delle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, semplificazione normativa e priorità alle pompe di calore per processi industriali sotto i 200°C.
“Le pompe di calore sono la soluzione più efficiente e scalabile per decarbonizzare riscaldamento e raffrescamento, rafforzando la sicurezza energetica europea”, conclude il documento.


