Il mercato globale delle apparecchiature per la catena del freddo medicale crescerà con un tasso medio annuo del 5,4% tra il 2025 e il 2033, secondo un nuovo studio di Research and Markets. La spinta arriva dalla crescente domanda di farmaci, biologici e vaccini sensibili alla temperatura, unita a requisiti normativi sempre più severi in materia di conservazione e trasporto.
L’uso crescente di terapie a mRNA, cellulari e geniche richiede sistemi di stoccaggio avanzati che garantiscano integrità del prodotto lungo tutta la catena di distribuzione. Anche i programmi globali di immunizzazione e le strategie di preparazione pandemica alimentano la richiesta di soluzioni a temperatura controllata. Le normative di enti come OMS, FDA ed EMA stanno spingendo verso apparecchiature certificate, dotate di controlli validati e monitoraggio in tempo reale, per ridurre gli sprechi e garantire la conformità.
Le nuove tecnologie integrano compressori ad alta efficienza, sbrinamento intelligente, backup solari, interfacce digitali e monitoraggio cloud, abilitando manutenzione predittiva e maggiore affidabilità, anche in strutture sanitarie remote.
Nonostante i progressi, alti costi iniziali e complessità di manutenzione restano barriere significative, soprattutto per le piccole cliniche nei Paesi in via di sviluppo.
Il mercato è suddiviso per fasce di temperatura (2-8°C, -20 – -40°C, -40 – -80°C e sotto -80°C). Il segmento 2-8°C ha guidato i ricavi nel 2024, ma la domanda di ultra-bassa temperatura è in rapida ascesa.
Nel 2024, Haier Biomedical e Cardinal Health figuravano tra i principali player, seguiti da Elanpro e Darwin Chambers con focus sull’efficienza energetica. L’Asia-Pacifico è prevista come la regione con la crescita più elevata fino al 2033.


