L’EPA statunitense ha presentato una proposta di revisione della Technology Transitions Rule, una delle tre misure chiave dell’AIM Act (2020), che prevede limiti più stringenti ai refrigeranti ad alto GWP. Il nuovo testo prevede lo slittamento di cinque anni dei limiti per diversi segmenti. Primo tra questi quello dei supermercati e delle unità condensanti remote: i limiti di GWP 150/300 slitterebbero dal 2026-27 al 2032, con innalzamento temporaneo delle soglie a 1.400. Per i magazzini frigoriferi il limite di 150/300 verrebbe alzato a 700 e spostato dal 2026 al 2032. Mentre per la climatizzazione residenziale e commerciale leggera è stato rimosso il termine ultimo del 2026 per l’installazione di unità prodotte prima del 2025.
Le associazioni ambientaliste e parte dell’industria hanno criticato la decisione, ritenendola un passo indietro nella transizione ai refrigeranti naturali già consolidati in Europa. “Il rinvio non aiuterà l’industria americana, ma causerà costi maggiori e ritardi nella decarbonizzazione”, ha commentato Danielle Wright, direttrice del North American Sustainable Refrigeration Council. Al contrario, alcune associazioni della distribuzione alimentare hanno accolto positivamente la revisione, giudicando le tempistiche precedenti troppo rigide.
Intanto diversi Stati, tra cui California, New York e Washington, hanno già adottato normative più severe per contenere l’uso degli HFC, confermando un quadro sempre più frammentato.


