Il Politecnico di Torino e l’Associazione Tecnici del Freddo (ATF) hanno siglato un protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione in ricerca, formazione e innovazione nel settore HVAC/R. L’accordo, firmato il 15 settembre 2025 presso il Rettorato del Politecnico dal Rettore, il prof. Stefano Paolo Corgnati, e dal segretario generale dell’ATF, l’ing. Marco Buoni (già presidente AREA e responsabile affari internazionali), mira a favorire la cooperazione tra mondo accademico e professionisti della refrigerazione, climatizzazione e pompe di calore.
Il Politecnico di Torino, che forma circa 35mila studenti all’anno, metterà a disposizione il proprio know-how scientifico e tecnologico. Mentre l’ATF, che rappresenta oltre 9mila professionisti e mille aziende italiane, offrirà il suo network nazionale e internazionale, con collegamenti diretti a Commissione Europea, Nazioni Unite e AREA. Le attività previste includono progetti di ricerca congiunti, programmi formativi avanzati, dottorati specifici per il settore, tirocini presso aziende associate ATF, seminari e conferenze in Italia e all’estero.
“L’Italia è già leader europea e tra i primi al mondo nella produzione di tecnologie della refrigerazione e del comfort interno”, ha dichiarato l’ing. Buoni, “Grazie a questa collaborazione con il Politecnico di Torino, offriremo ulteriore supporto alle aziende italiane, che potranno contare su una sponda scientifica e formativa per sviluppare ancora di più tecnologie già oggi tra le più evolute al mondo, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alla tutela dell’ambiente”. “Il nostro territorio ha una cultura del freddo riconosciuta a livello internazionale,” ha aggiunto il prof. Corgnati, “Diventa allora fondamentale allargare i momenti di confronto tra i vari soggetti interessati, poiché sempre di più le tematiche del freddo hanno bisogno di specializzazioni – didattiche, tecniche e tecnologiche – che consentano da un lato di formare studentesse e studenti costantemente aggiornati, dall’altro di passare da soluzioni prototipali a nuove opportunità di mercato”.
L’accordo, della durata iniziale di due anni, punta a rafforzare l’ecosistema HVAC/R italiano, elevare gli standard qualitativi, favorire la sostenibilità e formare nuove generazioni di professionisti altamente qualificati.


