Il Cile ha annunciato un nuovo progetto pilota che prevede l’introduzione di pompe di calore transcritiche a CO₂ (R744) nelle applicazioni di refrigerazione industriale, con il sostegno finanziario del Fondo Multilaterale del Protocollo di Montreal. Il programma sarà sviluppato dall’Unità Ozono del ministero dell’Ambiente cileno e realizzato con il supporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.
Secondo l’Unità Ozono, a breve verrà pubblicato un bando pubblico per il finanziamento. Il progetto avrà una durata pluriennale, con conclusione prevista per maggio 2028. “Con questa approvazione compiamo un passo importante verso tecnologie più pulite nella refrigerazione industriale”, ha dichiarato Dolores González Puchi, project manager dell’Unità Ozono. “L’uso della CO₂ come refrigerante naturale ci consente di ridurre le emissioni, migliorare l’efficienza energetica e rafforzare il nostro impegno verso gli accordi ambientali multilaterali del Protocollo di Montreal e del suo Emendamento di Kigali”. Oltre al sostegno economico, l’iniziativa mira anche a sviluppare linee guida per l’efficienza energetica dedicate all’impiego delle pompe di calore a CO₂ in ambito industriale.
Il Paese conta ancora un numero limitato ma crescente di sistemi a CO₂ sia nel comparto commerciale che in quello industriale. Il primo impianto transcritico a CO₂ per la refrigerazione di un supermercato è stato installato nel 2017, sempre grazie a un progetto promosso dall’Unità Ozono. Mentre TEKO Américas, nata nel 2019 dalla collaborazione tra il costruttore colombiano Weston e il produttore tedesco TEKO, ha installato oltre 100 sistemi transcritici a CO₂ entro dicembre 2024, principalmente in Colombia, Perù e Cile.
In ambito industriale, un progetto di rilievo è stato realizzato nel 2022 in un magazzino logistico automatizzato, dove è stato installato un sistema booster a bassa temperatura (LT) da 1,14 MW (324,2 TR), dotato di eiettore di vapore, raffreddatore adiabatico e compressori satelliti. L’impianto, con due rack che forniscono 876 kW (249,1 TR) in LT e 268 kW (76,2 TR) in MT, è stato costruito da SCM Frigo e ha sostituito un sistema precedente con R404A, garantendo un incremento del 23% del COP.