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Goa: un hotel dimostra l’efficienza dei sistemi heat pump-chiller a CO₂

I primi dati sul campo di un sistema heat pump-chiller a CO₂ (R744) installato in un nuovo hotel da 87 camere a Goa (India) confermano la capacità di questa tecnologia di fornire in modo efficiente acqua calda sanitaria e climatizzazione anche in contesti tropicali.

I dati, raccolti tra dicembre 2024 e gennaio 2025, hanno dimostrato che l’impianto è in grado di produrre acqua calda a 80°C e contemporaneamente fornire acqua glicolata a 2°C per il condizionamento. Le capacità registrate sono di circa 152 kW in riscaldamento (COP 3,6) e 110 kW in raffrescamento (COP 2,6). “Questi risultati confermano che i sistemi CO₂ heat pump-chiller rappresentano una soluzione promettente per gli hotel indiani, oggi dipendenti da impianti separati di riscaldamento e raffreddamento”, ha dichiarato Sarun Kumar Kochunni, ricercatore postdoc presso la Norwegian University of Science and Technology, durante la conferenza internazionale Adaptation 2025 dell’International Institute of Refrigeration, tenutasi a Manchester (Inghilterra).

Sulla scia del successo di Goa, il costruttore Medors Renewable Energy ha già ricevuto richieste per altri 15 sistemi, destinati soprattutto ad alberghi ma anche a un impianto lattiero-caseario. “Abbiamo riscontrato un interesse molto alto, perché il sito sta funzionando molto bene. Per queste applicazioni stiamo promuovendo la CO₂ come prodotto primario”, ha spiegato Kumodak Sharma, managing director di Medors.

Il sistema integra riscaldamento e raffreddamento in un’unica unità, con serbatoio di 6mila litri per l’acqua calda e mille litri per quella fredda. Un’unità di thermal energy storage gestisce l’eccesso di calore, stratificando l’acqua per stabilizzare la temperatura di mandata. Tra i componenti chiave figurano: compressore a inverter, gas cooler a piastre, scambiatore interno ed eiettore, che migliora l’efficienza in condizioni transcritiche, tipiche dei climi tropicali. Il raffreddamento è affidato a due evaporatori in serie – il primo a gravità, il secondo con valvola di espansione elettronica – che consentono di portare l’acqua di ritorno da 15°C a circa 1,5°C.

Un elemento distintivo del progetto è la produzione in India: Medors Renewable Energy ha realizzato in loco il sistema di controllo e gran parte dei componenti meccanici, riducendo i costi e adattando il design alle esigenze degli hotel tropicali. Solo compressore, eiettore e scambiatore a piastre sono stati importati. La piattaforma di controllo, basata su PLC Siemens con interfaccia SCADA proprietaria, garantisce monitoraggio remoto e stabilità operativa, anche con personale alberghiero poco esperto di sistemi a CO₂.

L’installazione rientra nell’iniziativa INDEE+, programma indo-norvegese finanziato dal ministero degli Esteri della Norvegia per promuovere l’uso di refrigeranti naturali nel settore HVAC&R indiano. Tradizionalmente, gli hotel in India utilizzano chiller HFC per il raffrescamento e caldaie a combustibili fossili per l’acqua calda. Con la soluzione CO₂ heat pump-chiller, entrambe le funzioni vengono integrate, recuperando il calore del ciclo frigorifero e migliorando così l’efficienza energetica complessiva.

Secondo studi preliminari del progetto, un hotel a Chennai potrebbe ridurre i costi operativi annui del 93% e le emissioni di CO₂ dell’80% sostituendo caldaie a gasolio con pompe di calore a R744 integrate a sistemi di accumulo termico.

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