Saputo, multinazionale canadese del settore lattiero-caseario, ha avviato la sostituzione delle caldaie a combustibili fossili nel suo impianto in Columbia Britannica con una pompa di calore industriale ad ammoniaca da 1,5MW, modello Vilter VQ95 (R717), progettata da Copeland.
Il nuovo sistema plug-and-play consentirà un risparmio annuo di $120.000 nella produzione di acqua calda per pastorizzazione, trasformazione dei latticini e sanificazione degli impianti. L’unità utilizza il calore di scarto del condensatore del sistema frigorifero esistente, alzando la temperatura dell’acqua da 37°C a 85°C.
La pompa, di dimensioni 5,5 × 1,8 × 2,4 m, si integra nella sala macchine esistente, servendo 18 punti di utilizzo con esigenze termiche differenziate. Per evitare contaminazioni incrociate tra fluidi di lavoro, è stato progettato un circuito idrico separato.
Per ridurre i picchi di consumo elettrico, Saputo ha integrato un serbatoio di accumulo termico, migliorando l’efficienza della pompa e evitando le penalizzazioni tariffarie previste in Canada per i consumi nelle fasce di punta.
Secondo Jake Krause, Global Product Manager di Vilter, l’intervento ridurrà le emissioni di CO₂e di 540 tonnellate all’anno, quasi azzerando l’impatto delle precedenti caldaie. Si tratta della prima applicazione della tecnologia negli impianti Saputo, ma l’azienda intende estenderla ad altri stabilimenti nordamericani.
“Le pompe di calore ad ammoniaca sono da 3 a 5 volte più efficienti rispetto alle caldaie fossili”, ha spiegato Krause durante il summit ATMO America 2025.