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PFAS e refrigeranti naturali: l’UE alza il tono

Durante la sessione d’apertura del 47° OEWG a Bangkok (7-11 luglio), l’Unione Europea ha indicato come priorità assolute la questione dei PFAS e il passaggio ai refrigeranti naturali. A nome del blocco, Martin Alex Bjørnholst, consigliere del Ministero dell’Ambiente danese, ha chiesto la creazione di un ‘gruppo di contatto’ dedicato.

L’obiettivo? Fornire indicazioni chiare al TEAP (Technology and Economic Assessment Panel) per analisi economiche più accurate, semplificare il linguaggio tecnico e mantenere alta l’ambizione nella lotta ambientale. “La crescente consapevolezza degli effetti dannosi dei PFAS impone risposte urgenti”, ha detto Bjørnholst, sottolineando la necessità di comprendere meglio i costi/benefici legati ai refrigeranti naturali.

La Danimarca guida l’iniziativa insieme a Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, che hanno già presentato una proposta al regolatore europeo per limitare i PFAS tramite il regolamento REACH. Intanto, il 47° OEWG resta un crocevia fondamentale per il futuro delle politiche sui refrigeranti.

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