Il Market Report 2024 pubblicato da ATMOsphere evidenzia una crescita notevole nell’adozione di impianti di refrigerazione con refrigeranti naturali in Europa. Questo progresso è stato favorito da normative ambientali sempre più rigide, innovazioni tecnologiche e una sensibilità crescente verso la sostenibilità, sia da parte delle aziende sia dei consumatori.
La CO₂ transcritica domina la refrigerazione commerciale
Alla fine del 2024, in Europa risultano installati circa 95.600 impianti transcritici a CO₂, così suddivisi:
- oltre 000 nei supermercati con sistemi centralizzati,
- circa 500 con unità condensanti,
- e 900 in ambito industriale.
Rispetto al 2023, si registra un aumento del 33%, segnale chiaro della rapida transizione dagli HFC verso soluzioni a basso impatto ambientale.
Secondo le stime, attualmente circa il 30% dei 300.000 punti vendita alimentari in Europa utilizza sistemi a CO₂, in forte crescita rispetto al 23% dell’anno precedente. Questo sviluppo è in linea con la revisione del Regolamento F-gas dell’UE, che dal 2030 vieterà l’uso di refrigeranti con un GWP superiore a 150 nelle nuove apparecchiature commerciali.
Il trend è ulteriormente rafforzato dall’espansione dei negozi di piccole dimensioni, dove si preferiscono le unità condensanti a CO₂, più compatte e adatte a spazi ridotti.
Idrocarburi: boom delle unità self-contained
Il numero di apparecchi refrigerati self-contained a idrocarburi in Europa ha raggiunto 17 milioni di unità, in netta revisione rispetto alla stima precedente di 3,2 milioni, grazie a una rilevazione dati più precisa. La maggior parte di questi impiega R290 (propano).
Il quadro normativo gioca anche qui un ruolo decisivo: dal 2025, tutti i nuovi frigoriferi self-contained dovranno utilizzare refrigeranti con GWP inferiore a 150. Inoltre, il limite di carica per il propano è stato portato a 500 grammi per circuito, incentivandone l’adozione.
Diversi produttori hanno già convertito quasi completamente la produzione agli idrocarburi. In alcuni supermercati, apparecchiature a R290 stanno sostituendo impianti a CO₂, offrendo vantaggi in termini di costi e manutenzione più rapida.
Industria: crescita per CO₂, ammoniaca a bassa carica e chiller a propano
Nel settore industriale si registra una crescita continua e trasversale:
- 900 impianti a CO₂ (+48% in un anno),
- 600 siti con sistemi ad ammoniaca a bassa carica (+47% dal 2021),
- 650 impianti con chiller a idrocarburi, soprattutto R290 (+33% in un anno).
L’espansione è sostenuta da tecnologie all’avanguardia, come compressori CO₂ ad alta potenza, che riducono il numero di unità necessarie, e nuovi sensori in grado di abbattere la carica di ammoniaca fino al 75%, migliorando anche l’efficienza energetica complessiva.