La seconda conferenza Industrial Refrigeration Network (IRN), tenutasi il 6 e 7 giugno a Rottenburg (Germania) e organizzata da Bitzer, ha ampliato lo sguardo ben oltre i tradizionali sistemi ad ammoniaca (R717) e CO₂ (R744). Nella sede della Schaufler Academy, circa 130 esperti del settore hanno seguito oltre 20 interventi su refrigerazione e pompe di calore industriali.
Oltre ai temi classici, la conferenza ha dato spazio a tecnologie d’avanguardia: una pompa di calore a butano (R600) capace di produrre vapore fino a 195 °C sarà installata presso uno stabilimento Takeda a Vienna. Interessante anche il caso di un sistema di raffreddamento per il Large Hadron Collider del CERN: un impianto da 1,3 MW con evaporatore a -53 °C separato dal condensatore da 90 metri di dislivello.
Tra gli highlight: Evapco ha mostrato come i condensatori ibridi aiutino i sistemi CO₂ a restare in subcritico anche con 36 °C esterni; Danfoss ha illustrato NeoCharge, che riduce le cariche di ammoniaca fino a 300 kg; Fenagy ha raccontato come le sue pompe di calore a CO₂ contribuiscano al bilanciamento delle reti di teleriscaldamento.
L’IRN 2025 ha confermato: l’innovazione nella refrigerazione industriale corre veloce.